Oggi uscita sulla neve.

Obbiettivo monte falco, 1658 metri.

Tanta neve, sentieri battuti, niente vento, bel sole.

Partiamo carichi, pieni di voglia di arrivare in cima, di stare all'aria aperta, di vedere panorami belli da togliere il respiro, di divertirci e stare insieme.
Inizia la salita e cominciano le prime difficoltà. I più non hanno la giusta attrezzatura per arrivare in cima.
Chi scivola, chi inciampa, chi cade, chi fatica il doppio, chi ha poco fiato, chi ha freddo.

Ma per ognuno di noi che incontra una difficoltà un altro lo aiuta...una mano per rialzarsi, dei guanti per scaldarsi, una parola di incoraggiamento per fare un passo in più, una battuta per non pensare alla fatica, un sorriso per dire "capita a tutti di temere di non farcela".
E nel frattempo si ride, si scherza, si fa a pallate, ci si racconta e si sta insieme dimenticandoci per qualche ora come si chiama il problema che ci unisce, quanto dolore c'è nelle nostre storie, quanto è faticoso ogni giorno fare i conti col nostro passato e le scelte poco utili.

Qualcuno chiede che senso ha fare tutta questa fatica per arrivare in cima, "perché proprio lassù?". Chi ci guida ha esperienza e sa che per sognare a lungo dobbiamo guardare lontano e per fare questo dobbiamo salire più in alto possibile. A noi servono sogni importanti per coltivare la fiducia e la speranza di riuscire a cambiare. E così, passo dopo passo, risata dopo risata, sospiro dopo sospiro arriviamo in cima, insieme.

Tornati alle auto ci salutiamo con sorrisi e abbracci, siamo stanchi ma soddisfatti perché al di là del monte scalato sentiamo che anche oggi abbiamo coltivato quel terreno su cui ognuno di noi può mettere radici e crescere, non più solo come nella morte ma vivo a se stesso e agli altri.
Oggi ci teniamo stretto questo. Domani forse non ci sarà sole e farà più freddo, ma la nostra certezza è che saremo sempre insieme.

S.M. - Operatore