Il nostro modello terapeutico fa riferimento all’approccio sistemico relazionale.
Secondo tale teoria, i disagi del singolo individuo sono il risultato di un intersecarsi complesso tra esperienza soggettiva, qualità delle relazioni interpersonali più significative e capacità cognitive di autovalutazione della propria situazione.
Nell'ottica della definizione del ciclo vitale della famiglia così come di qualunque altro sistema si presuppone nell'evoluzione di questi ultimi l'incontro con alcuni "eventi nodali" che, attraverso la loro disorganizzazione-riorganizzazione, implicano il superamento di alcuni compiti di sviluppo, permettendo così il passaggio ad una fase successiva.
La famiglia, il gruppo amicale, ecc. intesi come il sistema vivente di riferimento principale nell'esperienza emotiva di una persona, sono i contesti esperienziali all'interno dei quale i disagi assumono una funzione precisa per il funzionamento relazionale del gruppo di persone che ne fanno parte.
Al fine dunque di ottenere un complessivo cambiamento evolutivo, pur nel rispetto delle differenze di servizio di ogni nostra sede, il paziente, la famiglia e eventuali altre figure di riferimento saranno coinvolte nel raggiungimento di una piena consapevolezza delle dinamiche che hanno in qualche modo favorito l’insorgenza dei sintomi.